
PALERMO. E’ morto a 80 anni, a Vittoria, nel Ragusano, in contrada Pozzo Bollente, lo scultore Arturo Di Modica, il ‘papà’ del celebre ‘Toro di Wall Street’ ( ‘Wall Street Bull’ o ‘Charging Bull’), una scultura bronzea di 3,2 tonnellate che campeggia da oltre 33 anni davanti alla sede della Borsa di New York. Lo scultore siciliano la realizzò interamente a sue spese, al costo di 350 mila dollari, nel 1987, dopo il crollo delle quotazioni a Wall Street. Di Modica la installò, senza alcuna autorizzazione, il 16 dicembre di quell’anno proprio davanti al palazzo della Borsa di New York. Di Modica, che in quegli anni viveva negli Usa, voleva simboleggiare la forza possente e la capacità di rinascita del popolo americano nei momenti difficili, e anche della Borsa, di risollevarsi.
L’opera avrebbe dovuto essere rimossa, ma dopo alcuni tentativi andati a vuoto e’ rimasta al ‘suo’ posto ed è diventata uno dei simboli più noti degli Stati Uniti ed uno dei monumenti più visitati e fotografati di New York. Lo scultire torno’ in Sicilia, nella sua città d’origine, a Vittoria, dove aveva costruito la sua dimora fuori città, in contrada Pozzo Bollente.
Arturo Di Modica aveva lasciato la Sicilia a 19 anni per andare a Firenze, dove frequentó la Scuola libera di nudo dell’Accademia di Belle arti. Nel 1973 decise di trasferirsi a New York dove apri’ uno studio in Crosby Street, nel quartiere di Soho.
Il 1987 è l’anno che gli regaló la fama con l’opera che è diventata col passare degli anni, un ‘classico’, un’icona di New York e uno dei simboli degli Usa.
Di Modica stava lavorando a un’ultima grande opera, rimasta purtroppo incompiuta, che voleva regalare alla sua città: due cavalli in bronzo da essere installati uno di fronte all’altro a sormontare il fiume Ippari. Inoltre l’artista voleva fare utilizzare la propria casa come centro di aggregazione mondiale per artisti giovani. La sua ultima apparizione pubblica risale al settembre 2020 quando i quattro candidati a sindaco di Vittoria gli fecero una visita per mettere a punto i suoi progetti. L’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, ha ricordato che “un’altra sua opera, ‘Bund Bull’, raffigurante un animale più giovane e rappresentante la rampante società cinese, era stata installata, nel 2010, a Shangai”.
(Fonti varie + Ansa)